“Chiusure” di Gianluca D’Andrea e’ uscito presso Manni Editori

Qui si parla di libri e dei libri, non di cosa dobbiamo fare per diventare famosi. Ecco dunque l’ultimo tassello nabanassariano, una collezione maturata negli anni e piu’ volte sottoposta a revisione, infine licenziata da Gianluca D’Andrea, con scritti di Mimmo Cangiano e Massimo Gezzi.

Potete leggerne di piu’ e acquistarlo direttamente sul sito Manni:

http://www.mannieditori.it/index_x.asp?contenuto=dettaglio_libri&ID=1216

Il primo / la prima che lo acquista e lo recensisce, ricevera’ in omaggio una copia del mio chapbook (un ciclostile fermagliato, ma fa la sua figura, con tanto di ISBN…) bilingue “Ottonale”, uscito due mesi fa per erbacce press di Liverpool e gia’ introdotto in questo blog. Mandateci la recensione e riceverete il chapbook… offerta valida fino al 4 settembre, dopo di che torno in UK e salutiebbaci ai suonatori.

Ultimo Rocco a Parigi

Rocco è un ballerino di rock’n’roll acrobatico che si trova a Parigi per
un gara. La prima parte del film è quasi interamente dedicata a descrivere,
con un montaggio incalzante che precorre quello dei war-movie
hollywoodiani, i duri metodi di allenamento del Dottor X, trainer e medico
personale di Rocco. Intanto Rocco incontra Michette, giovane ballerina di
danza classica, e se ne innamora, senza conoscerne il nome e senza sapere
che in realtà anche lei è a Parigi sotto la supervisione del Dottor X.
Durante un allenamento Michette si infortuna, compromettendo seriamente la
gara; Rocco la trova a piangere per una strada imprecisata di Parigi e
approfittando di una momentanea assenza del Dottor X, impegnato in
congresso di medicina sportiva, la porta nel suo appartamento. Dopo averlo
bendato lei chiede di sodomizzarla, e lui per evitare di sbagliare la
spalma di burro su tutto il corpo. Ma il Dottor X che aveva lasciato la
sala del congresso subito dopo la prima comunicazione: “Benefici della
carne umana francese nella dieta degli sportivi” fa irruzione
nell’appartamento, uccide Michette, la fa a pezzi e la offre su un piatto a
Rocco, ancora bendato e un po’ sorpreso da quegli strani mugolii, ma non
dall’offerta di cibo, avendo prima chiesto a Michette di comprarle dal
pizzicarolo all’angolo un prosciutto, che vista la spartana dieta
impostagli Dottor X, costituiva in quel momento per lui l’apice
dell’erotismo. Rocco viene sbendato e al posto di Michette trova il Dottor
X che lo informa della improvvisa partenza della ragazza. Dopo averla
cercata senza esito per tutta Parigi (ma proprio tutta! però questa
sequenza è resa in primissimo piano con varie dissolvenze incrociate che
enfatizzano il tormento interiore del protagonista), Rocco si avvia al
luogo della gara e fallisce miseramente la sua esibizione, mentre il dottor
X apprende dal suo passaporto che Michette era in realtà belga.

………………………….. a cura di Santi Spadaro, maggio 2004

Sull’educazione I

Nessun riferimento possibile oltre il comportamento. L’habitus (abito, abitudine) va realizzato nell’esistenza, in nessun oltre. La possibilità di osservare i volti e soprattutto di sentire l’altrui sensibilità, che altro non è se non una diversa possibilità di riconoscersi nell’altro, è il privilegio di un rapporto educativo. La potenza di un atto d’amore che limita il versante tattile ma apre prospettive sensoriali inedite nella leggera distanza che separa e allo stesso tempo unisce, nella voce che si scambia o nel respiro condiviso in una stanza, nel peso-dono della relazione. L’educatore deve essere capace di creare il clima della comunicazione; il primo dovere è testare l’aria, conoscere le persone e intuire il contesto di provenienza. Dopo aver testato occorre temperare, collegare le persone al nuovo sistema, far valere la propria potenza e piegarla per indirizzare, non certo per prevaricare. A volte si verificano sbilanciamenti che vanno sempre riequilibrati con una libera improvvisazione per non appesantire il clima in schemi ripetitivi. Il legame può derivare solo dallo stimolo che è la controparte di una competenza che non fa a meno di sorprendere rendendo l’altro libero di partecipare alla stessa sorpresa.

L’anguilla – The eel – L’anguilla: ritorno all’italiano

“The eel”, di Paul Muldoon (da “l’anguilla”, di Eugenio Montale)
traduzione in italiano del testo di Muldoon, di Giuseppe Cornacchia,diritti riservati.

Proprio lei, la sirena
dei mari freddi che risale il Baltico
per bagnarsi nei nostri mari
golfi, fiumi
che risale stretta alla costa contro
corrente, letto dopo letto,
rivolo dopo rivolo,
metro dopo metro, centimetro dopo
centimetro verso
lo scoglio, costipandosi
attraverso le fanghiglie, finche’
uno scorcio di luce dal castagno
allampa un pozzo quieto,
uno scolo che va
sgusciando in Appennino e la Romagna –
lei, l’anguilla, una rivolta, un flagello,
dardo d’Amore in terra
che solo le secche o i prosciugati
valli dei Pirenei riconducono
al verde fertile terreno,
spiritello che cerca
vita dove solo
possono sete e desolazione,
la scintilla che dice
che tutto e’ dicibile quando tutto
e’ andato, seppellito,
questo tenue arcobaleno si specchia
in quello che hai tra le ciglia,
lo risplendi intatto in mezzo ai figli
dell’uomo, coperti del tuo limo, si puo’
non crederlo fratello?

.

Paul Muldoon ha tradotto “l’anguilla” di Eugenio Montale su invito di Marco Sonzogni, nel 2000, come spiegato in http://www.ata-divisions.org/ILD/Tradurre_June_2001.pdf da Sonzogni stesso. L’esito e’ poi apparso nella raccolta del 2002 “Moy Sand and Gravel”, uscita per Farrar, Straus and Giroux e un ulteriore approfondimento muldooniano si trova nel suo ciclo di lezioni oxfordiane “The end of the Poem”, 2006, Faber and Faber, nel quale viene commentata in dettaglio la traduzione alla stessa poesia fatta da Robert Lowell.

Il mio esperimento vuole tentare un ritorno all’ italiano, partendo dal testo inglese di Muldoon; osservo anzitutto come l’inglese abbia perduto molta della tessitura e del ricercato vocabolario dell’ originale, cosi’ come il mio riporto in italiano ha perduto parte del wit tipico di Muldoon. Quello che mi pare si sia salvato, e’ lo spirit, anzi lo spiritello, che mi ha portato al cambio piu’ vistoso operato coscientemente nel testo, rispetto all’orginale montaliano: la resa al maschile dell’ultimo verso, possibile in virtu’ del next-of-kin muldooniano.

Questa traduzione e’ stata accettata da Franco Buffoni per il prossimo numero del suo “Testo a Fronte”, edito da Marcos Y Marcos.

Pubblicata su carta a Settembre 2012 in La superpotenza, venti anni di poesie, scritti e traduzioni da G.Cornacchia e A.Rendo, ISBN 9788891027474

Una scorreggia


Senza voler tranciare le favole, occupo il tempo di dieci secondi e scappo. Non so se c’entra, nemmanco se da qualche parte è entrata. Ma reale più reale è ed è dato diritto all’oltranza. Un pre-. Dunque, un minuto di pazienza ché ho la mutanda stretta, ecco, l’abbasso un poco: una rigorosissima scoreggia, corteggiata e fatta ben uscire, col contorno di pellicine di peperoni rosso verdi infine neri e nero di seppia, resto matrimoniale in vasino, a tutte le scuole di scrittura creativa e loro creatori. PRUUUUFFFFFF……uoco. Aprite le finestre e prendete aria. Buona continuazione!


LISKO FABLES or tales to win a legend – II

tale: Awakenings and Side Gatherings

The Lizard wakened adventitiously right into her very birthday. Birthday is a handmade item produced exclusively upon individual request. There are no two identical ones in existence, there is no commercial dispatch. The serial number needs to be memorized and taken. Sentiments may sweep or not.

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tale: Horizontal Anxieties

That very day the Lizard peeled an eye open to a waning trample. The trample was of the unindentified and escapist sort, rhapsodic and haunting. As circumstantial as an occurrence may be, it appeared to the Lizard that from the most severe of angles she spotted a throbbing source and its rapidly ebbing reverberation: the ultimate fata morgana was toppling over the horizon. Soothed by such reflection of the image, the Lizard craned over her own strained neck and buried it among the sands.

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tale: GMT+1

The difference between the Lizard and a nonlizard embeds in manipulation. As some the Lizard manipulates time and matter, as at all a nonlizard manages times and numbers.

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tale: Solid Fears and Incompact Matters

The Lizard fell into a tremor. She slid her toes into the sand. The desert is a uniquely hygroscopic substance. It dries anxieties. It absorbs chills and attention. As time goes by the time slows down, amplitudes drop and calm infuses the air. The Lizard gathers the spirits off her shoulder and glides the wan shadows among the grains shaken off her front.

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———————————————by A.C., Pisa, Italy, 2003

ANTE CANNONE 4 – USA YAHOO E GUADAGNA!

Che motore di ricerca usi? Google? Lo sai che ogni tua ricerca su Google significa soldi nelle tasche dei gia’ ricchi proprietari? Fatti furbo, passa a Yahoo! Sottoscrivi il servizio gallese HomePages Friends da questo indirizzo: http://www.myhpf.co.uk/apply001.asp?Friend=134218 e ogni tua ricerca sul motore Yahoo, partendo dalla pagina personale che ti verra’ assegnata, ti sara’ pagata 2 centesimi di sterlina, accreditate sul tuo conto interno. Raggiunte le 20 sterline, potrai prelevarle gratuitamente sul tuo conto PayPal (semplicissimo da aprire e collegabile ad una postepay sia in entrata che in uscita). Il servizio e’ attivo da sei mesi e paga regolarmente dopo 45 giorni dalla fine del mese nel quale hai raggiunto le 20 sterline. Molte persone in tutta Europa stanno ricevendo i loro soldi: aggiungiti anche tu!

Diciamo spesso che la poesia va alimentata comprando i libri… Bene, guadagnamoci i soldini per comprare i libri sfruttando internet e uno dei pochi servizi con un decente tasso di pagamento, servizio che non richiede di alterare la tua consuetudine di navigazione, ma solo di passare a Yahoo quale tuo motore di ricerca. Non e’ una SCAM, non e’ una truffetta rapina dati sensibili (che non ti vengono chiesti: solo nome e indirizzo mail associato al tuo conto Paypal), non e’ un multi-level marketing che scarica i costi di mano in mano finche’ si brucia la mano e i capobastone scappano col malloppo; e’ una azienda gallese che lavora con le charity, la quale vuole generare traffico sulla sua nuova piattaforma e lo fa pagando parte dei ricavi sottoscritti da una collaborazione col motore di ricerca Yahoo: piu’ si ricerca sul motore, piu’ guadagnano loro, piu’ guadagnamo noi.

Ma attenzione: hanno un ottimo software di controllo che filtra le ricerche fittizie e quelle automatiche, le quali portano alla chiusura dell’account e al ban dell’utente; per cui vanno bene le solite 20-30-40 ricerche giornaliere di un utente medio-curioso, che gli faranno guadagnare le 20 sterline in un paio di mesi. Senza fretta, senza dolo, senza frode. Finche’ l’aziendina regge e non ridiscute i suoi parametri, e’ un ottimo modo per finanziare le nostre attivita’ letterare e l’acquisto di libri di poesia. Forza dunque, iscrivetevi da qui: http://www.myhpf.co.uk/apply001.asp?Friend=134218

… e buone letture di poesia con i soldini guadagnati nella comunita’ web 3.0 a venire che i gallesi stanno cercando di costruire (non solo motore di ricerca, ma anche gadget, negozio elettronico e blog), sperando non scappino col malloppo e dividano a lungo con noi utenti normali !!!

……………………………………………luglio 2008 – http://www.nabanassar.com – diritti riservati