I bigodini gli servivano dopo, prima doveva pensare ad allestire l’interno, fare in modo che al pensiero storto seguisse il pensiero retto e che la logica non distraesse troppo dal fumo, che concorreva a sterilizzare l’orgoglio.
La sua testa era ai piedi; bisognava risalisse. Lunga la strada, ripido il monte; la cima, intesa o no, non sarebbe stata persa se fosse stata presente la determinazione, lo strabordio del ferro maschile. Campione, piccola protesi dell’umano, montato. E ridicolo ora che ha messo pure i bigodini, guardatelo, e noi che credevamo non si spingesse a tanto! Ma alla cima si risponde con condiscendenza, si può ben dire che l’amor proprio non ha mai disdegnato la burocrazia: la petulanza di chi non si accorge che l’omiletica bisognerebbe svolgerla da morti.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...