Quando avremo da ritornare sul compiuto, i conti non torneranno più. Ciò esige l’avarizia.
La retorica della poesia come sforzo inflativo e tragico è l’indegno spirito della comunione irrazionale.
Quando avremo da ritornare sul compiuto, i conti non torneranno più. Ciò esige l’avarizia.
La retorica della poesia come sforzo inflativo e tragico è l’indegno spirito della comunione irrazionale.
Può un castraporci frenarsi dal far male a un pollo, il cui armonico collo cela un interesse contorto? La sintesi passa lungo una sella reticolare coi salotti aggettanti sull’abisso. Niente vale un volgare tendaggio, la roccia zoogena frana.
Santi Spadaro, matematico puro, già collaboratore di Nabanassar, ricercatore di stanza a Sao Paulo, ritorna con uno short film: “Truffles”. Interpreti: Maria Chiara Spadaro e Davide Parisi.
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Tutto ciò che è corretto è scritto. Perso il contatto, tutto fila liscio. Dimentichiamo di aver scritto e chi ha scritto. Chi ha scritto è chi non ha parlato e chi non ha parlato non ha mai scritto. È detto che chi ha dimenticato sia volato via; ma la mente che sta appresso al detto è falsa più di quanto sia stato corretto all’inizio fare. L’inizio è volontà. E sull’accento vi è posto. L’inizio.