Ogni anno, la vigilia di Natale, non manca mai di venirmi a trovare. Si gasa. Lo gaso. Certo, lui non me lo può dire il motivo – lo derubrichiamo fra gli atti di estrema educazione – ma è chiaro che venga per porgermi le gote rosse pregne di pino silvestre. E io, ogni anno, ricambio la gentilezza, anzi, lascio che per l’intera giornata il suo ricordo silvestre mi assedi le nari e riempia il cuore.
La seconda, non merita neanche di esser chiusa, ora che ci penso, è una maglia aperta, l’unica, di poco più di due chilometri nel tratto di costa che mi riguarda lungo quasi venti. Da Donnalucata a Plaja Grande. Un’entrata nella luce marina: scavalchi il guard rail e ti mangia il mare. Lo bevi. Una ferita benefica. Che solo accoglie. Invita ad entrare e uscire senza requie.