Ode a lato #2 – “Wittgenstein” di Jarman per fiori e lacerti – Dario Vanasia e Angelo Rendo

Partiamo da questa affermazione di Wittgenstein in punto di morte: “Mi sarebbe piaciuto scrivere un libro di filosofia fatto solo da scherzi, ma non ho humour.”. E qui rimaniamo per un po’, il tempo di “degenerare dal genere”, macro e micro, iconoclasta e fatalmente intellettuale. Concetti percepiti solo nel novero dell’intellettualità che l’estemporaneo annichilisce. In sette, otto puntate – a cura di Dario Vanasia e Angelo Rendo – riproporremo per lacerti e fiori “Wittgenstein”, film di Derek Jarman del 1993. Una rilettura lirica laterale.

Appunti dal buon senso senza senso (84) – Angelo Rendo

La concentrazione stanca chi, intento a ritagliare fogli di giornale, non ha portato, come un affluente che diverga attratto dal vento.
Tuttavia, è chiaro – dinanzi a una foto che ritrae un interno alto-borghese popolato da due uomini soli, uno di fronte all’altro – al netto delle vesti e degli accessori rimanga l’impassibilità colma di parole attratte da un gesto senza portata, come è proprio di chi annuisca orientando la sfocatura all’esterno.

Appunti dal buon senso senza senso (82) – Angelo Rendo

Se nell’incastro la regola ha diradato e lontano sparso l’oscura chiarezza, repentina, ancora una volta, la gravità.

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Questo scrittore non ricordo abbia retto o cominciato a sentire una parola. Scrisse su pergamena che la fuga non è acqua ma un gesto improvviso innanzi al passaggio del dissimulatore.

Appunti dal buon senso senza senso (80) – Angelo Rendo

Come si costruisce la verità?

Prendi del ferro, torcilo, fanne una bara, metti dentro di essa tutti i tuoi mattoncini informazionali, le fonti di primaria importanza, i declivi, il letto senza lenzuolo alcuno, solo acqua. Acqua pura e permalosa. Un fiume in una botte sia la verità.

Alla domanda ognuno risponde, meriterebbe risposta? Meriterebbe risposta colui che afferma la verità? Scoccia vedere la scocca illibata, la libidinosa prurigine della competizione. Dove state andando?

E giù giù, a raccogliere i piccoli pesci, piccolo pesce della verità, del cielo stellato, della notte buia, del fango dalla cintola in giù, del fumo dalla cintola in su. Tutto è squagliato.

Eppure l’onnivorismo, la grande testazza di minchia rimane.