Appunti dal buon senso senza senso (17) – Angelo Rendo

Nella lingua parlata e perdindirindina nella scritta si affollano volentieri “figa”, “figo”, “figata” oppuramente “fico”, “fica”, “fichissimo”. A me fanno ribrezzo, fanno il senso invece: sticchio, bascieri, ficcata, ficumacchia e minchia.

Sennonché ho ripreso e tradotto qualche verso hölderliniano da “Epigrammi e frammenti” senza alcuna ferma intenzione di innestare su ibridi interspecifici la lingua.

Die beschreibende Poesie

Ist ein Zeitungsschreiber Apoll?
Fürchtet das Alter nicht, ihr Dichter,
Wißt! Apoll ist der Gott der Zeitungsschreiber geworden
Und sein Mann ist, wer ihm treulich das Faktum erzählt.

La poesia descrittiva

Apollo, un giornalista?!
Non preoccupatevi, poeti, per la vecchiaia,
Dovete sapere! Apollo è diventato il Dio dei giornalisti
E suo accolito è chi gli racconta fedelmente l’accaduto.

Falsche Popularität

O der Menschenkenner! Er stellt sich kindisch mit Kindern
Aber der Baum und das Kind suchet, was über ihm ist.

Falsa popolarità

Ah il conoscitore degli uomini! Fa il bambino coi bambini
Ma l’albero e il bambino cercano il cielo.

[trad. Angelo Rendo]

Tre settimane di poesia nei lit-blog italiani (XII)

[Un anno di rubrica, oggi, con qualche luce e molte ombre: la parola sul web mi e’ apparsa spesso come ecolalia e altrettanto spesso come autoterapia. Resta il moto intrinseco di avanzamento che la pratica dello scavo comunque consente. Poeta dell’anno: Roberto Roversi. GiusCo]

Augusto Blotto: tono petulante e sostenuto dotato di forma propria (5 Nov 2012, Imperfetta Ellisse, http://ellisse.altervista.org/index.php?/archives/627-Augusto-Blotto-A-piene-mani,-con-una-nota-di-Daniele-Poletti.html)

Agostino Cornali: versi diseguali che affaticano un immaginario a tratti non banale (10 Nov 2012, absolute poetry, http://www.absolutepoetry.org/Agostino-Cornali-Questo-spazio-puo)

Rosaria Lo Russo: pastiche recitativo e carnascialesco di base sostanzialmente orale (10 Nov 2012, absolute poetry, http://www.absolutepoetry.org/Rosaria-Lo-Russo-Crolli)

Lorenzo Pezzato: non-sense dello tsunami presente e vitalista nel quale si e’ sommersi (14 Nov 2012, la poesia e lo spirito, http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2012/11/14/lorenzo-pezzato/)

Roberto Bugliani: invettive in prosa poetica schiacciate al suolo bituminoso del reale (18 Nov 2012, moltinpoesia, http://moltinpoesia.blogspot.it/2012/11/roberto-bugliani-da-versi-scortesi.html)

Diego Conticello: il versicolo tenta di creare una sospensione misticheggiante, appesantita dal linguaggio (18 Nov 2012, giardino dei poeti, http://giardinodeipoeti.wordpress.com/2012/11/18/diego-conticello/)

Luigi Romolo Carrino: il monologo in versi del bambino e’ una contaminazione da fumetto nero (19 Nov 2012, poetarum silva, http://poetarumsilva.wordpress.com/2012/11/19/luigi-romolo-carrino-esercizi-sulla-madre/)

Tomaso Pieragnolo: epica colorata e sudamericaneggiante frammista a cupa concretezza settentrionale (20 Nov 2012, cartesensibili, http://cartesensibili.wordpress.com/2012/11/20/tomaso-pieragnolo-quattro-poesie-dalloceano-dei-giorni/)

Appunti dal buon senso senza senso (15) – Angelo Rendo

Risorgeremo, tranquilli, dementi.
Ogni nefandezza passa per il mestiere, giustificata tramite esso stesso; si fanno spallucce e si tira avanti, l’avidità è nel farsi ministro e far credere di star spartendo la miglior parte ai sottoposti: la bonomia, la massima attenzione, nel piatto dell’uno una fetta panata tra i denti due strati di grasso e una minima parte di carne al centro, nel piatto dell’altro, del ministro una costoletta panata, che lascia l’osso, tenera. Mai che si taglino fetta e costoletta al centro, metà ciascuno. Dunque, sorgeremo.
Informazioni, miao e saputi da furia equestre non lasciano scampo. Probabile il sottosuono la spunti, senza essere in conto.
Non stare a sentire l’amorfo tenerume che illanguidisce nella furia e si erge nerboruto e spira fuoco dalle narici, scampo hai se dai loro tutto il pescato; lo mangino a sbafo, fino a morirne. Ogni onda punta.
Certo vero che la scrittura del pamphlet testimonia di un troppo amore per il cotto. Crudità vergognose dove siete?
E’ necessario seguire una trama, una rispettabile tela di morti, cotti a puntino, senza alcuna presenza di nervetti ignobili e maleodorante sangue. Chi estima un testo vuole che sia ben vestito, nel giusto armadio.
La misura di ogni moda è smisurata; ad ogni modo: frustrante e aritmica. Tanto larga quanto un cervello libidinoso e molle.
La ruota vaga sola; dall’alto della discesa pallonzola ubriaca, fa strada in un rammollimento ammutolente.
Netteté! – esclama.
Che aumentino di cinque, se al centro sono tanti, così, chi è avanti, sentendosi distinto, si estingua. La politica dell’evasione è tardigrada; t’è parso d’averla vista sparire, quand’eccola infiltrata nel tessuto.
Ciononostante, taluni marcano il loro territorio schizzando temporaleschi tweet: cani!

Rivista ALI – edizioni del bradipo

Rivista ALI - edizioni del bradipo

Rivista artistica tipo quelle di inizio ‘900 edita dalle edizioni del bradipo e diretta da Gian Ruggero Mazoni con l’ausilio di un vasto e titolato comitato scientifico-editoriale. Pregevole fattura, stampata in 2400 copie di cui 2000 spedite gratuitamente a livello nazionale. Nata nell’autunno 2008, conta al momento otto numeri. Si puo’ quindi tracciare un primo bilancio, che limitero’ alla poesia.

Costante e appassionata la partecipazione di Luca Ariano, titolare di una rubrica dedicata a figure di riferimento nel contemporaneo. Finora presentati: Emilio Villa, Helle Busacca, Mariella Bettarini, Franco Scataglini, Leonardo Sinisgalli, Piero Bigongiari, Umberto Bellintani, Giovanni Testori. L’alveo e’ cristiano-provinciale, una concretezza anche narrativa propria di Ariano stesso come autore.

I poeti presentati con estratti sono stati: Pasquale Di Palmo, Sebastiano Aglieco, Tomaso Kemeny, Giancarlo Sissa, Marina Pizzi, Manuel Cohen, Paolo Valesio, Maria Pia Quintavalla, Salvatore Ritrovato, Alberto Bertoni.

Rimarchevole anche l’attitudine ad introdurre nomi meno noti e i versi di poeti giovani, specie da parte di Sebastiano Aglieco, Matteo Fantuzzi e Gian Ruggero Manzoni (di cui si ricorda il cenacolare Oltre il tempo/11 poeti per una Metavanguardia. Ed. Diabasis, Reggio Emilia, 2004).

Rimane l’impressione che, nel corso dell’esperienza, la visuale si sia infine polarizzata sulle due forme che a Manzoni stanno piu’ a cuore, anche per esperienza diretta: le arti visive e la poesia, gli strumenti piu’ versati a ricreare il clima di raccoglimento operoso alla base del suo agire pubblico recente.

Si riporta infine un frammento di Davide Nota da ALI n.2, primavera 2009.

Le grandi imprese le lascio’ ai cadaveri
e cadavere si fece, liberando
la grande della sua esistenza impresa.
Dicono che il corpo, rotolando
si ruppe in tanti piccoli massacri
fin quando il macchinista non intese.
Resto’ qualche brandello da scostare
in mezzo al prato giallo, sui binari.
Scendevano di fila gli scolari
nella campagna aperta, ad occhi chiusi.

Per informazioni sulla rivista: info@gianruggeromanzoni.it

La superpotenza – poesie, traduzioni e scritti di Giuseppe Cornacchia e Angelo Rendo – PDF gratuito

La superpotenza – poesie, traduzioni e scritti di Giuseppe Cornacchia e Angelo Rendo

Scarica qui e diffondi il .pdf gratuito e completo de LA SUPERPOTENZA

Libro 288 pagine – 1a edizione 9/2012 ISBN: 9788891027474
Prezzo di vendita su ilmiolibro.it € 15,00
Prezzo di copertina € 19,00 nel circuito LaFeltrinelli.it

Scheda del libro su: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=877260

Cornacchia e Rendo hanno voluto riunire in un corpo a due teste quasi venti anni di produzione libertaria e liberata. E’ oltremodo difficile raccogliere le membra sparse del pensiero e del non-pensiero: tra questi estremi si sono dibattuti sin dall’inizio. Tentare la congiunzione fra caos più assoluto timorato da intelligenza lineare e scientificismo arguto, sensibile e poetico è stata loro principale occupazione.

Poesie, traduzioni e scritti che coprono un arco temporale di quasi venti anni.

Indice del volume:
Giuseppe Cornacchia (poesie 1994-2004) pp. 1-43
Giuseppe Cornacchia (traduzioni 2005-2012) pp. 44-97
Angelo Rendo (scritti 2002-2012) pp. 99-282

Immagine di copertina di Dario Vanasia

Giuseppe Cornacchia (Bergamo, 1973) e Angelo Rendo (Scicli, 1976) hanno fondato nel 2002 il sito di letteratura e arti ‘Nabanassar’ https://nabanassar.wordpress.com . Hanno pubblicato a quattro mani il ridotto teatrale “atto unico” nel 2003, presso Ass Cult Press. Angelo Rendo ha pubblicato “La medietà” con Nuova Editrice Magenta nel 2004. Giuseppe Cornacchia e’ uscito per Fara Editore (2006,2009), Erbacce Press (2008) e Lampi di Stampa (2010).

Per contatti, scrivere a: nabanassar@gmail.com