Nella lingua parlata e perdindirindina nella scritta si affollano volentieri “figa”, “figo”, “figata” oppuramente “fico”, “fica”, “fichissimo”. A me fanno ribrezzo, fanno il senso invece: sticchio, bascieri, ficcata, ficumacchia e minchia.
Sennonché ho ripreso e tradotto qualche verso hölderliniano da “Epigrammi e frammenti” senza alcuna ferma intenzione di innestare su ibridi interspecifici la lingua.
Die beschreibende Poesie
Ist ein Zeitungsschreiber Apoll?
Fürchtet das Alter nicht, ihr Dichter,
Wißt! Apoll ist der Gott der Zeitungsschreiber geworden
Und sein Mann ist, wer ihm treulich das Faktum erzählt.
La poesia descrittiva
Apollo, un giornalista?!
Non preoccupatevi, poeti, per la vecchiaia,
Dovete sapere! Apollo è diventato il Dio dei giornalisti
E suo accolito è chi gli racconta fedelmente l’accaduto.
Falsche Popularität
O der Menschenkenner! Er stellt sich kindisch mit Kindern
Aber der Baum und das Kind suchet, was über ihm ist.
Falsa popolarità
Ah il conoscitore degli uomini! Fa il bambino coi bambini
Ma l’albero e il bambino cercano il cielo.
[trad. Angelo Rendo]