Max Gazzè non è stato a Priolo Gargallo – Angelo Rendo

Cosa è Priolo Gargallo? Un paese infetto e inerme, che i vicini Climiti proveranno a scacciare come morbo della terra. Afflizione, follia, obesità, malformazioni. E lo spazio riservato ai necrologi grande, molto grande, molti morti senza intervallo. Ex frazione di Siracusa, comune dal 1979, 12.000 abitanti. Un borgo di nemmeno tremila negli anni Quaranta. Il Petrolchimico nel 1954. Priolo è il Petrolchimico. Una delle tante are sacrificali che costella la Regola. Un punto di accesso agli Inferi, i cui miasmi raccontano la fine.

Ieri sera, per la festa dell’Angelo Custode, il patrono, là siamo andati; per Max Gazzè. Nella delibera, consultabile online, si legge che il concerto è costato 65.000 euro esclusi l’Iva al dieci per cento e i diritti SIAE per complessivi euro 75.469,88. Luminarie, botti e fuochi d’artificio inoltre. Facciamo 100.000 euro. 

Per la fine è pronto tutto e per la fine si festeggia. 

Sfilano sul palco, prima dell’inizio, sindaco e assessori, il primo ringrazia e loda l’artista, chiamandolo Max Biaggi, i secondi lo custodiscono.

Quindi l’esuberanza di Gazzè, grande maestria, intensità e grandezza a tratti. Ma è troppo poco. Un grande artista avrebbe l’obbligo di considerare il luogo prima di accettare una proposta. Ridimensionare il cachet o rifiutare. A Priolo non c’è un cinema né un teatro. 

O forse Gazzè non è che uno degli extraterrestri che però cantano la vita com’è!