[Naipaul, “Dolore”, nella nuova collana digitale ‘Microgrammi’ di Adelphi.]
Naipaul soppesa il lutto: il dolore ne è il precipitato. Esso non ha luogo, se non in quella soluzione chiamata vita. E non ha niente a che fare con la parola dolore questo dolore.
La parabola delle tre esistenze che nello scritto si incrociano oscilla sopra un regime vocazionale intriso di umorismo e astuzia. Che è poi lo stato assoluto di quel continente alla deriva chiamato Scrittura.