Non c’è niente di peggio, per un’anima sospirosa, che sperare nell’insperabile. Quell’uomo, prostrato, e gorgogliante, la sbrigherà, questo speriamo tutti nel quartiere deserto, nel più breve tempo possibile, e senza ulteriori richiami, la pratica?
Non è mai bello, infatti – a meno che non sia tu a farlo, sì tu che mi stai scrivendo sopra, proprio tu che insisti a dire l’indicibile, io posso solo fare largo – sentire più e più volte tirar di gola. Gèttalo quel pesceduovo, per favore.
