È il tono impietoso e perentorio e cinico a significare l’élite – che esiste, ed è tra di noi, fra spire di fumo e spallucce metropolitane, molto meno lontana, o fuori dal mondo, di quanto possa credersi lei stessa, o voglia darlo a intendere, bramosa di sapere e bavosa di vita al quadrato – poi che si muove per ricalcare le medesime e inappellabili sentenze che dall’alto saecula saeculorum piombano in basso.
Ma, prima che si arrivi a dire con siffatti soffi di boria, bisognerà disappropriarsi, smettere l’emoticon, e tenere in conto l’incontenibile.