Il geretto è lo stinco del bovino, un taglio di carne non particolarmente pregiato, conosciuto nelle regioni meridionali col nome di ‘piscione’ (‘grande pesce’), e assonante con prigione.
Quando un uomo, o un cane, con cura stretto tiene il piscione o altro pezzo di carne con l’osso tra le zampe e il muso, e lo finisce, e lo spolpa, si dice ‘si spisciunau l’uossu’ (variante: ‘sprisciunau’). La carne imprigiona l’osso. E un cane o un uomo liberano dalla forma la verità: l’osso, l’inanimato. La reliquia. Prima che ritorni la menzogna.