Bisogna pure sapersi muovere, ballare, danzare, stare fermi, correre immobili, perché, tolte le pompe ignifughe dell’opinionismo politico e/o letterario, non resta che l’incognita. Che non va assolta come brama, poiché il discorso non quadra sin dalle non negoziabili minime crepe, quelle che suscitano il furore sintattico. Il mondo va spiegato paratatticamente, e meglio se con la spasticità poetica, e i distinti saluti.
