L’idea – che prima viveva dentro l’unico uomo, il primo sulla terra, oscura, e non trovava ancora forma, la giusta distanza fra segno e senso – si ruppe sopra il capo di quel primo, misuratore del santo e del giusto, e scomparve, quando, una volta aperti gli occhi – era cieco – vide un altro uomo, ancora orbo, scomposto e lontano fra i rovi cercare un accesso. A quel lampo il buio, al buio il lampo.
L’emergenza dell’incantamento, per quanto l’uno balzi verso l’altra, sopravvive nell’alterità. Chi non si orienta e a vuoto sbatte le ali è condannato al premio della disubbidienza.