Non sappiamo se ce la meritiamo questa vita, questo focolaio di parole in forma di stracci. Questo ad ogni costo andar contro o prender parte.
Stiamo divenendo pietre, e non ci sposterà più nessuno. Minerali, ciottoli lisci di fiume nelle spire di una dolce brezza o di un uragano.
E per quanto la triste curialità intervenga con le sue cerimonie, non c’è che quest’occhio abulico, che ha smesso di vedere e spento illumina le cime.
