Sulla schiena sta
quale punta di pala
fastidia la pelle porta
terra dai gorghi notturni
tracima
in strisce dal cielo l’umido
cala netto taglia
la testa
s’adagia per lungo
la macchina coperta e tarda
in luogo preciso che dice
e non dice
quanto la notte è bella.
***
Da come se ne vanno basta
che vengano a colpire
dal bastione innalzato
le parole fanno la posta
all’altare.
***
Quel muro che alto non è
non piange del poco
e fermo s’abbatte la notte
scivolata in basso
a riposare.
***
Quattro poesie dall’altare risucchiano
se il sangue non è pronto a rapprendersi
in cocci invetrati nel legno di palissandro
ammettano i corvi di non vedere
che luce riflessa.