Da “La superpotenza”, le poesie di Giuseppe Cornacchia – (XIX) Cos’è questa voce

[Ho scritto poesie tra i venti e i trent’anni, quest’anno ne compio quaranta: e’ il momento di una prima verifica di tenuta. Presentero’ in questa rubrica i venticinque testi inseriti nel recente volume “La superpotenza” (2012, ed. ilmiolibro.it) e raccolti sotto il titolo “Dell’iris ho il tramorto”. Costituiscono, a questo momento, il corpus ufficiale della mia produzione. A voi. GiusCo]

COS’È QUESTA VOCE

… cos’è questa voce che dite
io ho. Non sento, non l’ho.
Questo corpo nel quale mi sistemi.
Dulcinea!
Di te mi resta il nome e dunque l’ho.
Non sbatte porte eppure vive,
mi spinge a uscire,
costringe al passo membra stanche
ma stanco non sono, corpo non ho
non sono chi dici io sia.
Dulcinea. Non posso vivere
ma detto a tuo padre, a tua madre, ai tuoi amici,
sarete gli stessi con me?
Non importa, cosa vuoi che m’importi…

© Giuseppe Cornacchia

Pubblicata su carta a Settembre 2012 in La superpotenza, venti anni di poesie, scritti e traduzioni da G.Cornacchia e A.Rendo, ISBN 9788891027474

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