Come certamente sa chi mi segue, sono in possesso di tutti i diritti editoriali sul mio materiale letterario (poesie, traduzioni, racconti, brevi saggi, teatro, commentario sparso sul web) e ho lungamente scelto di condividere tali robe a gratis qui su nabanassar e sul mio sito personale giuseppecornacchia.com
Da un paio di mesi, pero’, qualche simpaticone/a si diverte a mettere tutto su piattaforme di file sharing. Ovviamente, c’e’ un copyright infringement grosso quanto una casa: che io decida di condividerli in licenza d’uso personale non significa che possiate allegramente rilanciarli su piattaforme sharing. Sono stato giovane anch’io e anti sistema anch’io, ma sempre rispettando il lavoro altrui.
Alla terza volta che ho dovuto chiedere ad un gestore di piattaforma di rimuovere le robe, tre giorni fa, mi sono girati i maroni. La battaglia contro la pirateria e’ persa in partenza, ma abbiate ben chiaro quanto segue: *NON CONSENTO L’USO PUBBLICO DI MIO MATERIALE (se non a fine di citazione e in modica quantita’) A NESSUNO*. Non c’e’ licenza Creative Commons sulle mie robe.
Ho eliminato dal mio sito personale i web-magazine Pseudolo (1998-2002) e Nabanassar (2002-2009) perche’ stanco di vedere trafugato il magazzino: non solo materiali miei, anche materiali di terzi che potrebbero volersi rivalere su di me. Il tutto, senza neppure un cenno di richiesta o ringraziamento. Da questo momento, tutte le robe prodotte da terzi e rilasciate / concesse sui siti che gestisco o ho gestito in passato, non sono piu’ disponibili al pubblico.
Tutti i miei materiali sono invece disponibili A PAGAMENTO (modico, ma si paga) in versione Kindle e audiolibro su Apple Store e Amazon Store. Questo letterario e’ un mondo di grandi fanfaronate, pochi straccioni per bene e tanti pezzenti che fanno i furbi. Motivo per cui: fottetevi tutti.
I pirati non se ne sono mai andati, mai se ne andranno, rispettiamoli, fanno il loro pluslavoro, il nostro plusvalore.