Qualunque sottoccupato dice la sua in versi, mentre lo sfascio civico mangia le conquiste sessantennali scritte nella Costituzione; qualunque sottoccupato muore alieno e solo nel suo Paese. Un povero stronzo, seme della terra, polvere sulla coscienza.

Uscendo dal refrain pessimistico “dilettantismo e sottoccupazione”…più che la guerra al povero bisognerà vedere quanto fondante sia l’aziendalismo. Sulla linea del principio muoiono tanti pesci guizzanti; la gerarchia ristagna nel fondo, la furia definitoria è morta, ci si muove verso un indefinibile livello di civiltà; chi ha fame del “vero determinato” non può che rifluire in quell’altrove dove non c’è posto per il lamento.
Boh, tante cose dette, scritte e fatte e poi il figlio (!) di Bossi (!!) entra nel consiglio regionale della Lombardia a 21 anni (!!!) … http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=101414&sez=HOME_INITALIA . Questi si sono mangiati pure la decenza.
Sinceramente non ho piu’ voglia, nemmeno di fare comunita’ col popolino al quale appartengo. Vadano davvero affanculo, sottoccupati, dilettanti, gente per bene, morti di fame, di sonno e i loro poetini spara minchiate. Anzi, minkiate.
Concordo da molto tempo, per il momento galleggiando con fatica