Opere grafiche di AIDA MARIA ZOPPETTI
Testi di GIUSEPPE CORNACCHIA e GIULIA NICCOLAI
GC: La poesia visiva nasce nel clima avanguardistico degli anni sessanta e settanta, esprimendosi con “tavole parolibere” (usando cioè la dislocazione delle lettere -l’ampiezza, il carattere tipografico- per ottenere effetti grafici e figurativi) o “collage” (immagini soprattutto fotografiche, unite a ritagli di scrittura).
GN: ricevendo una di queste Piume, mi tornava alla mente, per associazione, il minuto ciondolo d’oro che raffigura un passerotto e che Aida porta al collo, perché proprio la coincidenza di questo suo simbolico porta-fortuna, di questo suo “stemma”, con le immagini visive, volatili e tecnologiche di queste poesie, è per me una profonda garanzia della sua vera natura, del suo istintivo riserbo, della sua devozione al concetto di “poesia” che non le permetterà mai di scriverne o di disegnarne una senza avere una motivazione meravigliosamente persuasiva.
……….l’articolo completo del 26/6/2003 su: http://www.nabanassar.com/amzvisive.html